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    FER X transitorio

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    L’atteso decreto Fer X Transitorio, dopo l’ok di Bruxelles arrivato a fine dicembre e dopo la firma del ministro Gilberto Pichetto Fratin, siglata il 30 gennaio scorso, è stato registrato alla Corte dei Conti e oggi, giovedì 27 febbraio, è stato pubblicato sul sito del Mase.

    Il provvedimento, Dm 30 dicembre 2024, entra dunque in vigore da domani, 28 febbraio, mentre, stando al programma della DG Energia del ministero, le regole operative dovrebbero essere approvate entro aprile.

    L’atto punta a sostenere un totale di 17,65 GW di nuova capacità rinnovabile in Italia: 14,65 GW saranno assegnati tramite aste per progetti sopra 1 MW e i restanti 3 GW saranno ad accesso diretto per impianti di potenza inferiore a 1 MW.

    Lo schema incentivante vale fino al 31 dicembre 2025 oppure, per gli impianti sotto 1 MW, fino sessanta giorni dopo la saturazione del contingente di 3 GW (se cioè avverrà prima del 31 dicembre 2025).

    Questi i contingenti:

    • fotovoltaico: 10 GW
    • eolico onshore: 4 GW
    • idroelettrico: 0,63 GW
    • gas da reflui: 0,02 GW

    Il bilancio totale stimato della misura è di 9,7 miliardi di euro, per circa 490 milioni l’anno finanziati dagli oneri di sistema.

    La tariffa incentivante sarà garantita fino a un massimo di 20 anni. Per gli impianti sopra 1 MW, il 95% dell’elettricità prodotta sarà supportato nell’ambito del CfD bidirezionale, lasciando il restante 5% esposto al rischio di mercato.

    Questi i prezzi di esercizio per gli impianti in asta (mentre per l’accesso diretto sarà Arera a definirli):

    • fotovoltaico: 80 €/MWh (max 95, min 65)
    • eolico onshore: 85 (max 95, min 70)
    • idroelettrico: 90 (max 105, min 80)
    • gas da reflui: 85 (max 100, min 75)

    Confermati anche i correttivi per il fotovoltaico: +4 €/MWh al Centro, +10 €/MWh al Nord; +27 €/MWh per sostituzione amianto e +5 €/MWh per impianti su specchi d’acqua.

    Il ribasso minimo per le aste è del 2%. Gli impianti devono essere operativi entro 36 mesi dall’aggiudicazione, pena taglio della tariffa dello 0,2% al mese per ritardi fino a 9 mesi e 0,5% al mese per i successivi.

    Confermati anche i cosiddetti contingenti dinamici basati sulla curva di offerta, pensati per evitare gare sotto-partecipate, come il capo dipartimento Energia al Mase aveva spiegato a dicembre.

    La potenza incentivabile in ogni asta dipenderà, quindi, dalla partecipazione e dai livelli delle offerte raccolte: oltre una certa partecipazione non si potrà accettare il prezzo di esercizio superiore e, se l’asta sarà molto competitiva, saranno escluse anche le offerte al prezzo di esercizio mediano e rimarranno in gioco solo quelle sotto il prezzo inferiore.

    Altre novità confermate ufficialmente sono l’obbligo di partecipare a MSD (Mercato dei Servizi di Dispacciamento) per i progetti sopra 1 MW e il fatto che in alcuni casi si pagherà in base alla capacità produttiva e non alla produzione effettiva. In particolare, questo accadrà in caso di limitazioni di rete, prezzi zonali zero o negativi; oppure, per gli impianti in MSD, in caso di offerte di bilanciamento accettate.

    Fonte: Qualenergia
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    GSE: Attuazione misure PNRR

    ENEA: Dipartimento unità per l’efficienza energetica

    MASE: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

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    DM 30 dicembre 2024: FER X transitorio


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